La Repubblica....
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/...nta-57981447/1/Doctor House a Bologna
ma stavolta canta
Il Doctor House suona il blues. La celebrità in concerto al Teatro Manzoni annunciata mesi fa non è Woody Allen come tutti avevano subito pensato ma Hugh Laurie, l'attore britannico celebre in tutto il mondo per il ruolo del medico misantropo della serie. Nato a Oxford, Laurie è un artista a tutto tondo che ha cominciato la carriera nel suo paese a fianco del noto attore Stephen Frye ma in realtà è anche scrittore e musicista. A Bologna arriverà il 15 luglio per presentare “Didn't it rain” con la sua Copper Bottom Band e si tratterà del primo concerto italiano in assoluto di quello che è per lo più conosciuto da tutti come Gregory House. Se i pochi indizi dati all'epoca furono "non è italiano, ha l'hobby del jazz ma suona solo nel tempo libero, perché la musica non è il suo mestiere" era ovvio che la mente andasse al regista di Manhattan. In realtà lo stesso profilo calza a pennello anche a Laurie che con il suo album di debutto “Let them talk” due anni fa scalò le classifiche britanniche tallonando addirittura Adele al primo posto settimane. Come i fan della serie sanno, Dr. House sa suonare la chitarra e il piano e presta anche la voce ai brani blues che nel lavoro precedente hanno visto al collaborazione anche di Tom Jones e Irma Thomas. Di questo disco ancora si sa poco dato che l'uscita è prevista per lunedì prossimo. Per conoscere i dettagli di questa sorpresa bolognese invece occorrerà aspettare martedì, giorno in cui il Teatro Manzoni ha convocato una conferenza stampa (giorgia olivieri)
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Ancora non ci credo.. il giorno prima suona in Svizzera, giusto?
www.bolognatoday.it/eventi/hugh-lau...-15-luglio.htmlHugh Laurie, il Dottor House, in concerto al Manzoni il 15 luglio„
Il Dottor House arriva a Bologna e suona il blues al Manzoni
Hugh Laurie, l'attore inglese meglio noto come "Dottor House", il medico geniale con il caratteraccio, sarà al Manzoni per un concerto„l Dottor Gregory House, al secolo Hugh Laurie, sarà in concerto al Teatro Manzoni. Eh si, la musica è la seconda passione dell'attore inglese che interpreta un medico geniale, ma con un insopportabile, quanto affascinante acartteraccio. Uscito dal Princeton Plainsboro Teaching Hospital e senza bastone sarà a Bologna il 15 luglio per presentare “Didn't it rain” con la Copper Bottom Band.“
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www.auditoriumanzoni.it/hugh-laurie...i-il-15-luglio/
HUGH LAURIE arriva al Manzoni il 15 luglio!
IN PRIMO PIANO 7 maggio 2013
HUGH LAURIEwith the Copper Bottom Band performing songs from the new album “DIDN’T IT RAIN” plus more…
Lunedì 15 luglio 2013 – ore 21.00
La Direzione Artistica è lieta di annunciare un imperdibile evento che riscalderà l’atmosfera bolognese estiva. Per la prima volta in Italia si esibirà sul palcoscenico del Teatro Auditorium Manzoni: Hugh Laurie, accompagnato dalla Copper Bottom Band, lunedì 15 luglio 2013, ore 21.00.
Dopo il grande successo di Let Them Talk, è uscito da pochissime ore il secondo album dell’artista, Didn’t It Rain, che darà avvio a un grande tour europeo che toccherà il Regno Unito, la Russia, la Polonia, la Germania e i Paesi Bassi, la Francia, la Svizzera, l’Austria e arriverà in Italia con la sola tappa bolognese.
Il nuovo tour vede Hugh Laurie abbandonare i suoni di New Orleans, per seguire un blues più controcorrente e radicato nella tradizione americana. Durante il concerto potremo ascoltare anche brani risalenti ai primi pionieri del blues come William Christopher Handy e Jelly Roll Morton, fino ai più recenti come Dr. John e Price of The Animals.
“Ho deciso di guardare avanti, più in profondità, nella foresta della musica americana che mi ha incantato fin da quando ero un ragazzino” spiega Hugh Laurie. “E più vado in profondità, più sono stregato dai canti e dalle persone con cui ho avuto la fortuna di suonare”.
Hugh Laurie, che del teatro ha fatto la sua vita, ha ideato una scenografia dove tante voci si uniscono per dare anima alle canzoni. Sul palco verrà ricreata una stanza dove, come in una sceneggiatura, gli attori si alterneranno seguendo un copione che indica chi deve entrare e uscire dalla scena, chi deve parlare e quando… Hugh davanti, ma con un insieme abile fatto di molti attori singoli: la possente Jean McClain, la dolce e salata Gaby Moreno del Guatemala, e, naturalmente, il mitico ed eroico Taj Mahal.
Insieme a queste affascinanti voci, la formidabile Copper Bottom Band è costruita in un modo altrettanto unico: Jay Bellerose è alla batteria e suona come un Noè che cotruisce l’arca per gli animali che vuole traghettare; David Piltch, al contrabbasso, è allo stesso tempo il galleggiante e l’ancora della barca; Greg Leisz e Kevin Breit sono compagni di Trincea, si scambiano la chitarra come le razioni di sigarette. Lo straordinario Vincent Henry è affiancato dal giovane Robby Marshall (un altro veterano della sessione di fiati di Let Them Talk). Con loro, Elisabeth Lea al trombone, che offre tutta la forza di New Orleans. Alle tastiere troviamo Patrick Warren che con i suoi tasti moderni ed esoterici ha un ruolo essenziale nel gruppo. A lui si unisce Larry Goldings sul Hammond B3, per dare più potenza quando la musica lo richiede.
